martedì 29 giugno 2010

Arriva l'introduzione di Mastro Catacchio!

Sotto la punta dell’iceberg.

Una parte per il tutto. Ciò che state per leggere è solo la punta dell’iceberg. La parte emersa che presuppone i nove decimi sommersi, nascosti sotto il pelo dell’acqua, maestosi e inesplorati.
Un primo episodio è sempre così: mostra tutto ma rivela solo quello che serve per spingere il lettore ad andare avanti.
Bizzarro illusionismo che lascia a chi legge la voglia di avventurarsi nell’esplorazione di ciò che resta sommerso.
Inevitabilmente accade anche per “L’inizio della fine”, primo appuntamento della serie Skinwalker. Il team creativo, Massimo Rosi alla sceneggiatura, Francesco Della Santa ai disegni e Leonardo Calamati ai colori ci trasportano nella Russia dei giorni nostri per seguire la drammatica vicenda di Nicolai e della sua famiglia. Per farlo ci portano dalle prospettive moscovite fino al cuore degli sperduti confini siberiani, dove scopriamo sopravvivere riti pagani in grado di controllare forze sovrannaturali e di stipulare patti con spiriti ansiosi di calcare nuovamente l’umida terra. Magari a mezzadrìa con un ospite umano.
Per non parlare dei morti, che non si sono ancora decisi ad esserlo del tutto a causa delle troppe cose lasciate in sospeso in questo mondo e perciò sempre più ansiosi di farvi ritorno.

Ma Skinwalker non è soltanto questo. E’ anche tutto ciò che ha contribuito alla realizzazione dell’albo che state per leggere. Massimo ai testi, Francesco, Leonardo e tutti i disegnatori e i coloristi che si alterneranno prossimamente nella realizzazione degli episodi della serie, hanno dato corpo ad una “proposta” in un momento in cui, nel campo del fumetto, vengono spesso coltivati innumerevoli “progetti” che di solito restano solo vaghe chiacchiere presto disperse nel rumore di fondo che regna nell’ambiente. Mossi dall’entusiasmo caratteristico dei giovani alle prime armi (ma tutt’altro che disarmati) che sopperisce alla “passione” e al “professionismo” troppo spesso,e facilmente, esibiti dalle “vecchie e giovani volpi” del fumetto. Entusiasmo e determinazione, che hanno condotto gli autori a realizzare il primo di una serie di albi che, con cadenza quadrimestrale, ci farà conoscere gli oscuri intrecci tra crimine e potere, i complotti occulti, i sanguinosi debiti da sanare e le trame che legano il mondo reale e quello soprannaturale. Perché tra vivi e morti c’è un confine sottile. Sul quale a volte ci si trova in bilico. Ed è allora che arriva l’inizio della fine.

E adesso potete esplorare la parte sommersa dell’iceberg. Non ve ne pentirete.

Onofrio Catacchio